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Metti una minestra a cena con Virginia Woolf

Per preparare una presentazione ad una mostra di arte (video) mi sono messa a leggere “Una stanza tutta per sè“, un saggio di Virginia Woolf di cui mi era noto l’argomento ma che sinceramente non avevo mai letto, mi sono così imbattuta in alcune scene con risvolti culinari che vorrei riportare alla luce, come dei fossili ritrovati attraversando il greto di un torrente, e condividere con i miei lettori. Ecco qui una cena completa descritta da Virginia con il suo tocco sardonico: si inizia con la minestra in brodo di carne, di secondo un non meglio identificato piatto di carne con verdure bollite tra cui cavolini di Bruxelles, come dessert prugne cotte con la crema, in chiusura biscotti secchi e formaggio. Sembra il menu di una mensa da ospedale, buona lettura!

Menu della cena di Virginia Woolf

  • primo: minestra in brodo
  • secondo: carne e verdure bollite
  • dessert: prugne cotte con la crema
  • dolce: biscotti secchi e formaggio
  • bevande: acqua

Il brano

La cena era pronta. Ecco la minestra. Un semplice brodo di carne. E niente, in questo, che potesse stimolare la fantasia. Attraverso quel liquido trasparente si sarebbe potuto vedere con chiarezza qualunque disegno vi fosse stato sul fondo del piatto. Ma non c’era alcun disegno. Il piatto era tinta unita. Poi arrivo alla carne, con il suo seguito di verdure bollite e patate una triade casalinga che richiamava alla mente le natiche del bestiame in un mercato pieno di fango, i cavolini di Bruxelles con le foglioline dai bordi arricciati e ingialliti, il tirare sul prezzo cercando di abbassarlo, e le donne con le borse a rete il lunedì mattina. Non c’era ragione di lamentarci del nostro cibo quotidiano, visto che la quantità era sufficiente e i minatori senza dubbio sedevano davanti a molto meno.

ricetta crumble prugne e zenzero
Crumble prugne e zenzero

Poi arrivarono le prugne cotte con la crema. E se qualcuno ha il coraggio di lamentarsi del fatto che le prugne cotte, anche se mitigate dalla crema rimangono pur sempre una verdura dal sapore aspro perché frutta certo non sono, stoppose come il cuore di un avaro, trasudanti un fluido come quello che potrebbe scorrere nelle vene di quegli avari che si sono negati vino e calore per 80 anni senza per altro dare niente ai poveri, ebbene, costui dovrebbe riflettere sul fatto che vi sono alcuni il cui spirito di carità è tanto grande da abbracciare persino le prugne secche. Poi arrivarono biscotti secchi e formaggio, e a quel punto la caraffa dell’acqua venne fatta circolare generosamente perché è nella natura dei biscotti l’essere secchi, e questi erano biscotti fino al midollo. E fu tutto. La cena era terminata.

Virginia Woolf

L’autrice

I ritratti ci rimandano un volto delicato e affilato per Virginia Woolf, scrittrice londinese, considerata una femminista per il suo impegno verso le donne. Nata il 25 gennaio 1882 naturalmente sotto il segno anticonformista e polemico dell’Acquario, dalle sue opere sono stati tratti anche dei film di successo.

Nella foto di copertina una minestra di verdure con miglio

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