Pappa con pomodoro di Gian Burrasca
Evviva, evviva!
Oggi a desinare si è finalmente cambiato minestra!
Abbiamo avuto una eccellente pappa con il pomodoro, alla quale le ventisei bocche dei convittori del collegio Pierpaoli hanno rivolto con ventisei sorrisi il più caldo e unanime saluto…
Noi della Società segreta ci si guardava ogni tanto con un sorriso diverso da tutti gli altri, perchè sapevamo il mistero di questo improvviso cambiamento.
Chi sa che tragedia era successa in cucina!
La signora Geltrude girava intorno alla tavola con gli occhi iniettati di sangue che pareva una belva, volgendo lo sguardo qua e là sospettosamente…
[…]
Anche nelle storie delle nazioni ci sono i popoli che ogni tanto si stancano d’avere sempre minestra di riso, e allora avvengono le congiure e i complotti, e saltan fuori i Michielozzi e gli Stoppani che affrontano i pericoli finchè, per la loro abnegazione non si passa alla pappa con il pomodoro…
Che fa se il popolo ignora chi è stato a cambiare minestra? A noi ci basta la coscienza d’aver fatto quel che abbiamo fatto per la felicità di tutti.
Da Il giornalino di Gian Burrasca di Vamba
Dove la scuola iniziò il 20 settembre ed era di mercoledì.
Ricetta pappa con pomodoro
Ingredienti
1 kg di pomodoro maturi
1 cipolla rossa di Tropea*
4 fette di pane raffermo o 6 crostini
Una decina di foglie di basilico fresco
Sale e pepe
Preparazione
Prepariamo un litro di brodo vegetale facendo bollire, per almeno un’ora, in acqua poco salata: una carota, una patata, mezza cipolla, una zucchina e ogni altra verdura fresca che abbiamo. In alternativa usa il brodo vegetale pronto in dado o granulare.
Tagliamo a piccoli spicchi la mezza cipolla rimasta, mettiamola in padella a soffriggere a fuoco dolce su un fondo di olio extravergine di oliva, io non conto mai in cucchiai, importante è mettere la cipolla a olio freddo e lasciare che si scaldino insieme.
E’ ora di passare al pomodoro: incidere la buccia con una piccola croce e tuffare in acqua bollente per un minuto, sarà più facile levare la buccia.
Aggiungere alla cipolla il pane secco a pezzi, fare abbrustolire.
Scolare e sbucciare i pomodoro, quando si sono un raffreddati, aprendo a metà in modo da togliere i semi.
Tagliare a pezzi anche i pomodoro e versare in padella con pane e cipolla.
Aggiungere il brodo in modo da avere una zuppa non troppo liquida, regolare di sale e pepe e far cuocere per mezz’ ora.
Tagliare le foglie di basilico e aggiungere per ultimo:
la pappa con il pomodoro è pronta!
Io non la frullo, mi piace con i pezzettoni di pomodoro.
Non ci mettiamo panna o altre porcherie che coprono il gusto di questi ingredienti semplici e profumati.
Aglio o cipolla?
In alternativa alla cipolla si può usare uno spicchio d’aglio da fare dorare nell’olio prima di aggiungere gli altri ingredienti.
La pappa del giorno dopo
La pappa con il pomodoro il giorno dopo è ancora più buona quindi abbiate cura di conservarla in frigo, se ne avanza, e riscaldarla.
La pappa al pomodoro di Gian Burrasca
La pappa al pomodoro è una ricetta tipica toscana, declamata ne “Il giornalino di Gian Burrasca” che abbiamo riportato all’inizio di questo articolo. Si tratta di un romanzo del toscano Luigi Bertelli, in arte Vamba, scritto nel 1907 e pubblicato a puntate nel “Giornalino della Domenica”. Il successo dell’opera è dovuto anche al sceneggiato prodotto dalla RAI e diretto da Lina Wertmüller, con una felicissima Rita Pavone nei panni dell’irrequieto Gian Burrasca che fece la fortuna del pezzo musicale “Viva la pappa con il pomodoro”.
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il piatto è allegro, profumato e colorato; un saluto all’estate che racchiude il suono della prima campanella, c’è ancora solo un giorno per combinare qualche guaio!
In Alto Adige i bambini hanno iniziato la scuola il primo di settembre: ecco perchè sono più bravi!??